Tutti (nuovamente) assolti gli imputati – uno di loro difeso dagli avvocati Ferdinando Brocca e Paolo Patacconi – della morte di Dario Luigi Zanni.
Zanni, alla guida della propria auto, era precipitato in un burrone il 24 gennaio 2005, sopravvivendo in gravissime condizioni fino alla morte sopraggiunta dopo due anni di coma.
Il Pubblico Ministero di Verbania aveva ipotizzato responsabilità per il Dirigente competente della Provincia, proprietaria della strada, e per due cantonieri; si sosteneva che colpevolmente fosse stata omessa la posa del guard rail – eventualmente provvisorio – nel punto del sinistro, e che non fosse stato sparso il sale per evitare che la strada ghiacciasse (assumendo quindi che la fuoriuscita di strada fosse stata determinata dal manto ghiacciato, ipotesi questa che gli imputati hanno sempre negato).
Dopo l’assoluzione pronunciata in primo grado dal Tribunale di Verbania, aveva interposto appello la parte civile, chiedendo affermarsi la responsabilità degli imputati e liquidarsi il danno in favore del congiunto costituitosi nel processo.
La Corte d’Appello di Torino ha rigettato l’impugnazione e nuovamente sancito che nulla può essere addebitato ai tre imputati.
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